LETTERE ALL'EDITORE.

Egr. Dir. Ste,

la stagione si e' appena conclusa con la cocente delusione dalla quale sara'
difficile riprendersi in tempi ragionevoli.
Tra tutte le polemiche che hanno fatto da strascico alla partita Varese -
Sampdoria, mi ha particolarmente colpito quella riguardante la cosi' folta
presenza di " tifosi occasionali".
Penso che chiunque sia libero di venire allo stadio se e quando vuole. Pero'
penso anche che, di solito, e' buona regola quando si entra per la prima volta
in un luogo, cercare di adeguarsi alle regole prestabilite. E' come se, alla
messa di Natale, i fedeli occasionali prendessero posto nelle prime file
usualmente riservate ai ragazzi dell' oratorio e poi cantassero l' Alleluja con
stile blues la' dove era stato sempre cantato con musica gregoriana.
Ma allora io, con la stessa enfasi con la quale un parroco di Saronno, a
Natale, ogni anno s' incazza con tutti esortando la gente a venire tutto l'
anno, con quella stessa enfasi, dicevamo, IO DICO A VOI : VENITE ! VENITE !
VENITE ! LO STADIO E' APERTO TUTTO L' ANNO ! AVVICINATEVI ALLA NOSTRA SQUADRA E
NON NE RESTERETE DELUSI !!!

A conclusione di questo lungo sragionamento, sarebbe mia intenzione finire di
tramortirLa con la mia ultima opera, sperando, dopo le pesanti Sue ultime
bocciature nei miei confronti, in una sorte migliore (uuun pooost...e faaaammi
un pooost... e faaammi un pooost...)

Suo devoto Stefano Saronno biancorossa.

FILASTROCCA OCCASIONALE

Il tifoso occasionale
denti bianchi senza carie
e con l'auto niente male
in citta' si da' le arie.

Ogni sabato alle tre
in provincia o a Varese
prima in piazza un buon caffe'
poi di corsa a far le spese.

Fa talvolta un' eccezione
ma ancor fuori da Masnago:
trova piccola emozione
passeggiando in riva al lago.

Segue il calcio con passione
dall' estate a primavera
tifa Inter o - qual orrore -
Juve o squadra rossonera.

Finche' arriva inizio giugno
e il tifoso occasionale
fa un sorriso con il grugno:
il Varese va in finale !

Si', la squadra biancorossa
alla promozione punta
(e il fattaccio da' la scossa
anche al sindaco e alla giunta !).

Quindi il nostro bel fighetto
resta in piedi per tre ore
alla caccia del biglietto
in coda fino a San Vittore.

Nello stadio con veemenza
soffia nella vuvuzela
con la stessa intelligenza
della capra quando bela.


SBR