I ragazzi di Varese.

Spesso capita di vedere cose che non si crede possano accadere, il calcio forse più della vita ti regala sensazioni e momenti al limite della sopportazione umana,  un'ora prima della partita, un mese prima dell'inizio del campionato oppure durante il calcio mercato ti sembra di poter indirizzare il futuro della tua squadra, hai gia' vinto una partita, fai i play-off e vinci il campionato.

Questa e' l'essenza del calcio, che ti porta a credere che tutto sia possibile fino al triplice fischio dell'arbitro.

A Luglio eravamo in 2000 in piazza, il campionato era ai nostri piedi, non c'erano avversari, a Cittadella tra il primo e il secondo tempo, sotto una "cascata" d'acqua e sotto nel punteggio, ci siamo radunati, ci siamo parlati, abbiamo deciso di sostenere la squadra anche nella ripresa, pur essendo rabbiosi e incattiviti per il tracollo che stava per compiersi, due estremi che solo nel calcio e solo a noi potevano capitare.

Oggi, dopo aver visto sette sconfitte di fila eccoci ancora qua, più 1000 alle 19 di questa sera sono i tagliandi staccati per venerdì sera, il coraggio che mai ci e' mancato ha lasciato spazio anche alla consapevolezza di poter giocare tutte le nostre carte fino in fondo, fino a venerdì prossimo al F.Ossola, fino al triplice fischio finale appunto.

Il rancore verso i nostri avversari che ci hanno gia' dati per morti lo dobbiamo mettere da parte, ma non dobbiamo dimenticare.

Dobbiamo mettere da parte gli strani punti raccimolati dal Cittadella nelle ultime gare, gli sberleffi di qualche ex a cui abbiamo dato l'appuntamento per la prossima volta ( si si Pesoli....e' una ruota che gira...) ai piccoli giornalisti che fanno del loro mestiere un porcilaio, immischiati tra lavoro e parentele,ai nostri nemici che stanno solo aspettando di vederci morire, dobbiamo mettere da parte le lacrime per i punti regalati al Padova, alla Juve Stabia, al Crotone e al Brescia, dobbiamo dimenticarci di tutto e dobbiamo essere una cosa sola, noi sugli spalti e loro in campo per noi, a combattere per noi.

Ora conta solo vincere.

Siamo gia' li, siamo su quei seggiolini blu, e lo siamo gia' da qualche settimana, siamo incazzati e rabbiosi, siamo carichi, poco più di 48 ore e vedrete cosa siamo capaci di affrontare e soprattutto come lo sappiamo affrontare..

Non ci sono muri per noi, non ci sono barriere e nulla ci puo' fare paura quando siamo uniti, quando siamo "i ragazzi di Varese" , si perché in questi momenti in queste situazioni, in questi istanti, tutto si dimentica, e diventiamo un'inesauribile forza che fara' vincere un contrasto, un anticipo in più dell'avversario, fara' volare chi ha finito la benzina e fara' scudo a chi sentira' la pressione dell'avversario.

Nessuno sara' solo a Novara, stanno arrivando "i ragazzi di Varese".