
"DOVE ERAVAMO RIMASTI..." cosi' anni fa un famoso conduttore televisivo riprese la sua trasmissione dopo i mesi piu' brutti della sua vita, era il 1987, il Varese era forse negli anni piu' brutti della sua storia, anni in cui non c'erano striscioni allo stadio, pochi o nessuno in trasferta, mille, forse millecinquecento persone su quei gradoni di cemento che ormai conosciamo piu' di casa nostra, una squadra abbandonata alla deriva.
"DOVE ERAVAMO RIMASTI..." lo diciamo oggi, venticinque anni dopo, in serie B,all'inizio di una nuova avventura, come tutti gli anni, tutto si azzera, le lacrime di Neto sotto la CURVA NORD, che non vuole tornare negli spogliatoi, forse nella speranza che quel brutto sogno finisca, invece no, ancora una volta ci siamo fermati li, ad un soffio dal paradiso dove voleva dire un'estate da sogni sotto l'ombrellone.
Ripartiamo con una tranvata che ancora sentiamo, con mille domande e mille dubbi, ma come sempre con la sicurezza di rimanere sempre al fianco di questi colori.
Oggi c'e' chi va,come molti hanno fatto in un recente passato, scappati alla prima occasione, allenatori e giocatori che studiano bene le lettere e le dichiarazioni da lasciare ai tifosi, fenomeni che lasciano il Varese per scaldare le panchine della serie A, magari giocando e facendo solo danni,e per poi dopo due mesi, rimpiangere la nostra citta', i nostri tifosi "sfigati" le nostre giornate di pioggia e freddo.
Non c'e' problema, quello che va via non ci piace piu', neanche dopo, che lo sappia la nostra dirigenza che i "fenomeni scaldapanca" che si trovino un'altra sistemazione, che vengano in ritiro, giusto per beccarsi qualche "rimprovero colorito", ma poi via via...lontano da qui.

Gli altri ce li siamo gia' scordati, nomi del passato accasati dal miglior offerente o la piazza piu' prestigiosa, a loro dire.
Scordati perche' a conti fatti il salto di qualita' non l'hanno fatto fare a noi, ma al loro portafoglio, poi, che la sfortuna li perseguiti fin dal primo giorno di raduno, e che le meningi gli si fulminino dal tanto rimpiangere di non essere restati
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Ormai il callo e' fatto, sono i soliti discorsi che a molti non piacciono, ma a noi invece, ultimi sognatori si.
L' idolo di noi sognatori appunto, sono i Neto, poche parole, molta umilta' e vero attaccamento, ci piacerebbe che anche qualche altro giocatore, magari nostrano capisse questi sentimenti e giurasse eterno amora a questa maglia, ma come detto, siamo sognatori e ci piace sognare...
Sognatori !!! continuiamo a sognare !!! c'e' una squadra da amare e da seguire, in casa e in trasferta, SEMPRE.
Il Presidente vorrebbe una risposta dalla citta', ma di sicuro avra' solo l'indifferenza di molti e l'amore infinito di pochi, Signor Presidente ne faccia oro di questi pochi perche' sono l'anima del Varese, e se qualcuno si affaccera' a questo mondo, abbonandosi per la prima volta, sara' una sua grande vittoria.
Come gia' detto, la seria A forse non fa per noi, non centriamo nulla, non ci andremo mai, oppure ci si andra' prima di quello che pensiamo.
Intanto ripartiamo e ricominciamo a sognare.