".....visione magnifica , al tramonto del sole si vedevano sette laghi, credetemi si puo' percorrere tutta la Francia e la Germania, ma non si potranno mai provare simili sensazioni....."

29 novembre 2006

TUTTI A BASSANO !!!


In occasione della trafserta a Bassano verra' allestito un pullman al seguito dei biancorossi.
La partenza e' fissata per le ore 8,30 dal piazzale dello stadio,e il costo e' di circa 25 euro.
L'orario di partenza e' giustificato dal fatto che ci fermeremo a fare visita alla NARDINI dove si produce l'omonima grappa.

26 novembre 2006

VARESE - PRO VERCELLI 2 - 1


Il grande applauso che scende dalle tribune di Masnago al fischio finale incorona la partita in cui il Varese rompe la serie negativa e ricomincia a marciare. La squadra di Mangia compie l’impresa nel match più atteso, quello contro la capolista Pro Vercelli che viene colpita e affondata da due rigori, entrambi procurati da Bilardo e realizzati da Lepore. A nulla è valsa la rete dell’esperto Ganz per il 2-1, né l’assedio messo in piedi dalla formazione di Brucato: la diga biancorossa ha tenuto, per merito di tutti i difensori e del trio di interditori (La Marca, Confeggi e un sorprendente Dos Santos) che hanno costruito una “linea Cadorna” davvero invalicabile.

19 novembre 2006

LUMEZZANE - VARESE 2 - 1

TRATTO DA VARESENEWS.
Lumezzane - Varese 2-1 - Non basta un gran secondo tempo al Varese di Mangia, che nel Bresciano incassa la terza sconfitta in quattro partite. Sotto 2-1 dopo la prima frazione(Morini al 19', Rebecchi al 30' e Lepore nei minuti di recupero), i biancorossi si sono scatenati nella ripresa, mantenendo il controllo di palla e sfiorando il pareggio. Nel finale ci ha provato Lepore, ma il palo ha spento la sua esultanza e la meritata speranza di cogliere un pari.

12 novembre 2006

Varese - Pergocrema 0 - 1

TRATTO DA VARESENEWS.
--------------------------------------------------------------------------------

Sambugaro con un tiro che vale tre punti condanna il Varese: non stiamo però parlando di pallacanestro perché il giocatore di cui sopra è il centrocampista del Pergocrema che ha condannato la squadra di Mangia al primo stop interno. Una sconfitta che fa male: quella di oggi doveva essere una giornata di festa, iniziata con la marcia dei tifosi per le vie cittadine che ha contribuito a portare a Masnago un pubblico folto (quasi 2000 presenze). Inoltre, a conti fatti, Macchi e compagni nelle ultime tre partite hanno collezionato un solo punto nonostante il doppio appuntamento casalingo. Così il Varese è ora costretto a misurarsi con un centroclassifica lontano dalle ambizioni e dalle intenzioni di inizio anno. E per la terza volta la porta avversaria è rimasta inviolata, alla faccia di chi si lamentava di Savoldi, davvero imprescindibile per i destini biancorossi. E c'è pure chi nel dopo partita addossa a lui (infortunato) le colpe della sconfitta di oggi. A nulla sono serviti un rigore non concesso e la larga supremazia territoriale sfociata in un bilancio di 10-1 nei calci d’angolo. Una circostanza che accresce ancor di più il rammarico.


CALCIO D’INIZIO – Mangia deve fare a meno di parecchi giocatori e lascia in panchina anche Bortolotto, rimpiazzato da Pace sulla destra. Il mister ospite, l’indimenticato Maurizio Braghin, terzino nel “miracolo a Varese” di Fascetti, schiera il Pergo con il 4-4-1-1. Per lui anche la contestazione dei tifosi ospiti (“Con Braghin restiamo in mutande”) che ne ha anche per giocatori e dirigenti.


IL PRIMO TEMPO – La prima annotazione di giornata è per lo sfortunato Bombardieri, infortunatosi alla testa dopo appena 3’ e sostituito dal Muchetti. Il Varese preme fin dai primi minuti con buone iniziative firmate da Grossi e Lepore, anche se è Pisano l’unico a sfiorare il gol al 11’ con un bel colpo di testa di poco alto. Poi però la partita si assopisce: bisogna attendere il 29’ per registrare una conclusione di Pace da dentro l’area bloccata dall’attento Belussi. Al 32’ prima occasione ospite, ma Crocetti è chiuso bene dalla difesa. Mangia prova a smuovere le acque facendo invertire le fasce a Lepore e Pace; il Varese torna a farsi vedere con Grossi e Guazzo i cui tiri da fuori si perdono alti sulla traversa. La prima frazione si esaurisce così tra gli sbadigli.


LA RIPRESA – Squadre un po’ più aperte nel secondo tempo, con il Pergo più intraprendente anche se le occasioni continuano a latitare. Bindi all’11’ è costretto a bloccare un tiro insidioso di Crocetti mentre Pace spreca una ghiotta opportunità. Al 13’ tutto lo stadio protesta: Grossi entra in area e finisce a terra dopo aver incocciato sulla gamba di un Ragnoli fuori causa. Il penalty sembra sacrosanto, ma l’arbitro ingoia il fischietto e lascia correre.
Al 18’ entrano Bortolotto da una parte e Gusmini dall’altra; l’ala del Varese è subito pericolosa con un cross da sinistra sul quale Lepore è anticipato di un soffio. Lepore ci riprova subito dopo su imbeccata di Grossi: Belussi si salva di piede.
L’intensità biancorossa però finisce presto e al 33’ arriva la doccia ghiacciata. Gusmini sulla destra ha troppo spazio per calibrare al meglio un cross che giunge sulla testa di Sambugaro, solissimo nei pressi del dischetto: la sua inzuccata non lascia scampo a Bindi costretto a raccogliere in rete la palla dello 0-1.

Ci sarebbe un quarto d’ora per raddrizzare la situazione, ma al Varese di oggi non riesce neppure l’assedio. Finisce 1-0 per gli ospiti, con il Varese costretto a interrogarsi sulla propria pochezza offensiva quando Savoldi non c’è.


MANGIA – E’ piuttosto affranto il mister del Varese nel dopo gara. «La squadra ha provato a fare quel che era nelle sue possibilità. Loro hanno fatto un tiro e un gol su una nostra distrazione ripetuta sulla fascia. Al terzo tentativo, quando c’è stata una sbavatura dei centrali, hanno segnato». Sul rigore non concesso l’allenatore è lapidario: «Per me c’era, ma non l’ha dato». E chiude: «Lo dicono i numeri; ci sono alcuni problemi che devono essere risolti. Speravamo in una bella giornata, è andata in modo diverso».

05 novembre 2006

Varese - Carpenedolo 0 - 0

TRATTO DA VARESENEWS :
Brutta prestazione del Varese 1910, fermato in casa dal Carpenedolo in un match valido per la decima giornata di serie C. Il pareggio a reti bianche stoppa la corsa di Savoldi e compagni verso le prime posizioni di classifica, con la zona playoff che resta però distante solo due lunghezze.

Dopo un primo tempo alquanto deludente, nella ripresa i biancorossi hanno provato in più occasioni a sbloccare il risultato, ma gli ospiti hanno saputo resistere e portare a casa un punto che dà morale per il prosieguo del torneo.
Devis Mangia è costretto a rinunciare agli squalificati Confeggi e Troiano, ma resta fedele al suo modulo preferito, un 4-2-3-1 che vede Dos Santos davanti alla difesa al fianco di La Marca. In attacco torna bomber Savoldi, alle cui spalle giostra il consueto tris di mezzepunte formato da Bortolotto, Stucchi e Lepore.

Risponde il Carpenedolo con il più classico dei 4-4-2: mister Gaudenzi non può contare su Zubin, già autore di cinque reti in campionato, sostituito in attacco da Lorenzini.
Gli ospiti partono meglio, e al quarto minuto vanno già al tiro con un sinistro di Carloto da buona posizione che Bindi blocca senza problemi. Il Varese trova difficoltà nel costruire una manovra degna di tale nome, complice anche l’organizzazione dei bresciani, bravi a coprire bene gli spazi soprattutto sulle fasce.

La prima occasione per i biancorossi è frutto di una casualità, con la sfera che dopo un fortunoso rimpallo capita sui piedi di Savoldi, la cui scelta di saltare un difensore anziché tirare direttamente in porta si rivela infelice: l’ex attaccante di Reggina e Napoli perde palla dimostrandosi ancora un po’ impacciato dopo la sosta causa infortunio. Un minuto dopo sono gli ospiti, quest’oggi in tenuta completamente bianca, a sfiorare il gol del vantaggio, ma Le Noci non sfrutta il grave errore di Lepore e calcia a lato facendo tirare un sospiro di sollievo a tutto il popolo biancorosso.

Sul finale di tempo mister Mangia inverte le posizioni dei suoi esterni, ma il risultato non cambia. Anche con Lepore a destra e Bortolotto a sinistra è sempre il Carpenedolo a rendersi pericoloso: un’altra palla riconquistata in zona d’attacco permette ai bresciani di concludere a rete con Lorenzini, il cui tiro è deviato in angolo da un Bindi apparso piuttosto incerto.

E’ l’ultima emozione di una prima frazione non certo entusiasmante, che ha visto il Varese in grande difficoltà di fronte a un buon Carpenedolo.
La ripresa si apre con un cambio nel Varese: Mangia aumenta il potenziale offensivo della sua squadra inserendo Bilardo al posto di Dos Santos, ma sono nuovamente gli ospiti a farsi vedere dalle parti di Bindi con un destro di Le Noci stoppato da Silva.

La fiammata del Varese arriva al 13’, quando un gran destro dalla lunga distanza di Bilardo costringe il portiere ospite Righi a rifugiarsi in calcio d’angolo. I padroni di casa continuano però a fare una gran fatica nel prendere in mano le operazioni di gioco, e così Mangia concede spazio a Luca Pace, che sostituisce un Bortolotto davvero deludente.

Il primo vero pericolo portato dai biancorossi è firmato Eros Pisano, il cui destro al volo sugli sviluppi di un calcio d’angolo è respinto nei pressi della linea di porta da un difensore del Carpenedolo. Al 26’ tocca a Carlo Emanuele Ferrario, tanto invocato dal pubblico e in campo al posto di Gianluca Savoldi, autore di una prestazione decisamente incolore.

Intorno al trentesimo minuto bel cross dalla sinistra di Silva sul quale svetta Pace, ma il suo colpo di testa termina di poco alto sopra la traversa. Il Varese insiste alla ricerca del vantaggio, solo sfiorato al 36’, quando Lepore raccoglie un assist di Pisano spedendo incredibilmente a lato. E’ una pressione costante quella esercitata dal Varese, che si rende pericoloso in altre due occasioni ancora con Pace e Lepore, ma la porta avversaria oggi sembra stregata.

E nel recupero i biancorossi si confermano in giornata no, con Pace che non trova Bilardo solo al centro dell’area, mentre nel prosieguo dell’azione il destro di Lepore a botta sicura centra il corpo di un difensore avversario.

Cresce il nervosismo fra i ventidue in campo, ma il triplice fischio del signor Prato evita che la situazione degeneri: il match termina cosi sullo 0-0, un risultato deludente per il Varese, mentre il Carpenedolo festeggia può ritenersi soddisfatto del punto strappato al “Franco Ossola”.
E’ deluso Devis Mangia, allenatore del Varese, al momento di presentarsi in sala stampa. E ne ha ben donde, vista la prestazione non certo esaltante dei suoi ragazzi: «Visto come si era messa la partita nel primo tempo, quello che abbiamo conquistato è un buon punto. Nella ripresa abbiamo riequilibrato un po’ le cose, ma in realtà è cambiato solo l’atteggiamento». Il tecnico milanese racconta il match soffermandosi su un concetto molto importante: «Senza le giuste motivazioni si rischia di andare in bambola come abbiamo fatto noi nella prima parte della gara. Non dico che sia mancato l’impegno, ma per quarantacinque minuti è andato tutto storto».

Completamente opposto lo stato d’animo di Gianluca Gaudenzi, tecnico del Carpenedolo, ben contento di commentare un risultato positivo: «Abbiamo disputato un grande primo tempo: eravamo ben messi in campo e non abbiamo rischiato niente. Nella ripresa loro ci hanno creato qualche difficoltà, ma questo è un punto che ci sta bene, ottenuto su un campo difficile come quello di Varese».