Nel 1937 la svolta.
Grazie al lascito dell'avvocato Bolchini il 3 gennaio 1935 viene presentato in comune il progetto per il nuovo campo di Masnago che viene denominato " Stadio del Littorio ".
E' la molla che fa rinascere l'interesse per il calcio a Varese e la prima gara ufficiale e' contro il dopolavoro SIAI (1-2) e i prezzi di ingresso sono di circa 3/4 lire.
Nel 1936/37 la revisione operata dalla lega porta il Varese in serie C , con un ambiente tutto rinnovato , si punta in alto e alla fine e' un meritato 4° posto.
Si riprova nel 1938/39 ma pur arrivando primi a pari punti con il Brescia non si sale per la differenza reti.
Gli anni successivi sono forse i piu' esaltanti per e i piu' sfortunati della Varese Sportiva.
Per essere promossi bisogna vincere il proprio girone per poi partecipare alle finali che promuoveva due squadre.
1939/40 primo del girone e terzo nelle finali.
1941/42 primo del girone e secondo nelle finali ma la differenza reti a sfavore con l'Anconetana penalizza i biancorossi.
1942/43 primo nel girone e primo alle finali , e' finalmente promozione !
segue...
Grazie al lascito dell'avvocato Bolchini il 3 gennaio 1935 viene presentato in comune il progetto per il nuovo campo di Masnago che viene denominato " Stadio del Littorio ".
E' la molla che fa rinascere l'interesse per il calcio a Varese e la prima gara ufficiale e' contro il dopolavoro SIAI (1-2) e i prezzi di ingresso sono di circa 3/4 lire.
Nel 1936/37 la revisione operata dalla lega porta il Varese in serie C , con un ambiente tutto rinnovato , si punta in alto e alla fine e' un meritato 4° posto.
Si riprova nel 1938/39 ma pur arrivando primi a pari punti con il Brescia non si sale per la differenza reti.
Gli anni successivi sono forse i piu' esaltanti per e i piu' sfortunati della Varese Sportiva.
Per essere promossi bisogna vincere il proprio girone per poi partecipare alle finali che promuoveva due squadre.
1939/40 primo del girone e terzo nelle finali.
1941/42 primo del girone e secondo nelle finali ma la differenza reti a sfavore con l'Anconetana penalizza i biancorossi.
1942/43 primo nel girone e primo alle finali , e' finalmente promozione !
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4 commenti:
EHI EHI EHI...NOVITA IN VISTA
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Varese - La giunta ha sbloccato il complesso iter burocratico legato al Franco Ossola. Sarà ceduto il diritto di superficie; il vincitore dovrà realizzare un piano integrato
Un bando di gara per il nuovo stadio
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C’è il via libera per il nuovo stadio. La giunta ha approvato un atto di indirizzo che prevede una procedura in due tempi per affidare a un privato la gestione dell’area. Non sarà però una cessione definitiva. Prima verrà ceduto il diritto di superficie con un bando di gara. Poi dovrà obbligatoriamente essere realizzato un piano integrato, ovvero un piano urbanistico che dà vantaggi al privato in ambio di opere per il pubblico. Chi si aggiudicherà la gara dovrà sapere che sarà tutto subordinato all’approvazione del piano integrato di intervento. Sarà questo complesso strumento urbanistico a stabilire come sarà il nuovo stadio: si aprirà, in sostanza, una sorta di contrattazione tra il Comune e il privato, ognuno metterà sul piatto le proprie esigenze, poi si comincerà a lavorare.
«Ora la linea di indirizzo dovrà passare in consiglio comunale - spiega il sindaco Fontana – e se ci sarà l’approvazione si procederà con il bando di gara in cui saranno indicati i dettagli. Probabilmente – continua Fontana – sarà inserito sia lo stadio sia l’area adiacente, per la realizzazione per esempio dei parcheggi».
In sostanza, il comune ha sbloccato la complessa vicenda burocratica che si trascina da un anno e ha dato un via libera politico alla ristrutturazione del vecchio stadio Franco Ossola. E ora attende un intervento privato che trasformi l’area in una sorta di zona sportiva e commerciale. Il gruppo che fa capo a Riccardo Sogliano e alla G.S.C. sta premendo da tempo per avere dal comune la possibilità di fare questo investimento, ma il sindaco precisa che la gara è aperta a tutti. Quel che è certo è che i lavori di ristrutturazione di cui avrebbe bisogno lo stadio non potrebbero esser sostenuti dalle casse del comune. Per questo i privati sono indispensabili, a patto ovviamente che non siano solo interessati a speculazioni urbanistiche.
L’amministrazione è infatti preoccupata per il futuro del calcio varesino e in giunta si è discusso su quali garanzie darebbe allo sport locale un piano del genere. Qualche assessore vorrebbe persino trovare un appiglio giuridico per obbligare gli investitori a girare denaro nel calcio locale. Il consulente del comune ha lavorato per mesi e la trattativa con il gruppo di Sogliano si era arenata sulla valutazione negativa dell’affidamento diretto. La procedura approvata oggi è l’unica percorribile per una serie di vincoli urbanistici e civilistici e imboccare i paletti della burocrazia non è stato affatto semplice. Per questo il primo cittadino respinge ogni accusa di immobilismo. «Questa è per l’amministrazione l’unica strada percorribile, frutto di lunghe e accurate valutazioni. Respingo le accuse di immobilismo o lentezza fatte al comune».
L’atto di indirizzo dovrà andare in commissione e poi in consiglio, si prevede entro l’estate l’approvazione. Poi il bando. Attenzione però: se sarà realizzata un’area commerciale avremo tre supermercati in 500 metri a Masnago.
Mercoledi 30 Maggio 2007
...e chi se ne frega di 3 supermercsati in 500 metri...
vaffanculo varesenews. Giornale di comunisti.
Al rogo
A noi!
posso avere anche dieci supermercati in 500 metri.... ne avete mai visto uno vuoto?
no ma ci sono anche piccoli commercianti da tutelare!
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