IL ROMPIPALLE.

Oggi, dopo aver visto le nuove magliette e sentito purtroppo il nuovo inno del Varese, mi sento alquanto avvelenato, per cui voglio rompere un po' le palle, fare un po' di critica, spero costruttiva nella speranza che qualcuno prenda coscienza della situazione.
Prima della finale contro la Sampdoria, ho un ricordo indelebile della rappresentazione che e' stata fatta con tutte le maglie delle squadre ed i figuranti ecc. ecc.
Quella rappresentazione ci fu anche a Marassi prima della partita di andata, e all'occhio mi saltava subito l'enorme differenza dei due momenti.
Trentamila persone, uno stadio moderno, ambiente elettrico, insomma ho visto la serie A con il Varese, poi tre giorni dopo ho visto la nostra realta' e tutto mi e' stato chiaro.
Oggi come oggi per come siamo, con la serie A noi non facciamo il paio.
Ieri, vedendo il video imbarazzante del nuovo inno, non mi sono limitato a dire " ma che cazzo e' sta roba..." ma ho fatto un passo in piu' e mi sono chiesto: ma qui qualcuno ha lavorato per fare sta roba  ? e' stato speso del denaro  ? no perche' ragazzi non scherziamo, se si vuole fare un inno della squadra deve essere una cosa seria, mica una barzelletta.
Il Varese ha una grandissima storia, passata e recente, grandi emozioni, gioie e delusioni, roba da scriverci un libro, un romanzo o da farne un film, e invece cosa ci viene proposto ?
Quattro parole un giullare e tre ballerine....
Da ragazzi cosi ci offendiamo.
Abbiamo una citta' e una provincia che propone meraviglie e paesaggi mozzafiato e ad agosto  ci chiudiamo in una sala per presentare la nuova bellissima maglia, i tifosi ardono per ricominciare presentandosi in 500 al raduno e a nessuno viene in mente di buttare qualche euro per una presentazione ufficiale, magari di sera in centro alla citta', un evento dove di sicuro anche il ritorno d'immagine potrebbe essere imponente.
A Levico Terme per la partita contro il Parma, quando siamo arrivati, c'erano striscioni degli sponsor del Parma, sctriscioni con scritto Parma Calcio, fuori dal campo il pullman del PARMA CALCIO, e all'entrata del campo un Parma Point con magliette e gadget della societa'.
Al ritiro del Varese nulla di tutto cio', solo un cartellone su un cavalcavia che salutava il Varese calcio.
Ragazzi, la forma e il presentarsi credo sia lo specchio di una societa', per fare certe cose ci vuole impegno e professionalita', ci vogliono persone con l'anima biancorossa che ascoltano "il popolo" che guardano i dettagli e i particolari e non che improvvisano sempre e tutto.
Noi stiamo vivendo un sogno con questa societa' , che piaccia o no, e in 5 anni sono state fatte cose incredibili, forse anche troppo in fretta, ma di sicuro stiamo godendo, ora pero' che si volti pagina e che si diventi anche agli occhi del forestiero una societa' come dio comanda.