RICOMINCIAMO ?

TIC-TAC-TIC-TAC....
Quasi due mesi senza confrontarci, due mesi impossibili da vivere, da digerire.
E' successo di tutto in questo lungo ma storicamente breve lasso di tempo, ci siamo lasciati con il funerale del vecchio Varese, sepolto con il suo male incurabile dentro di se, chiuso definitivamente in una tomba, come un funerale che si rispetti, una lastra di marmo a chiudere quel loculo da dove nulla potra' mai più tornare.

Solo l'anima, solo quella e' libera, quell'anima che non si ferma davanti a fallimenti sportivi, ad improbabili padroni a titoli sportivi oppure a nomi impressi su un registro, il Varese, sempre, restera' il Varese, cambieranno nomi e personaggi ma ai nostri occhi quei colori non hanno mai cambiato identita', non c'e' categoria che puo' fermare il vento biancorosso, non c'e' categoria che mi potra' tenere lontano dal Franco Ossola.
In questi due mesi fino ad oggi, sarebbe stato semplice chiudere definitivamente tutto, lasciare questo libro scritto da tutti noi, fermo, libero di essere solo letto ,di raccontare quello che e' stato il fantastico recente passato, una cavalcata avvincente fino ad un passo dalla "pace dei sensi",ma sarebbe stato immorale oggi chiudere il blog e vi giuro che probabilmente se saremmo rimasti nelle condizioni di due mesi fa, anche in serie B, non avrei avuto la forza di continuare a gestire questo spazio.
Ringrazio chi si e' proposto, chi si e' fatto avanti per continuare a dar vita al blog, ma credo sia doveroso ripartire come dieci anni fa dal fondo piu' profondo.
Quindi ripartiamo, con quest'anima biancorossa, leggera e fragile come un figlio nato tra mille complicazioni, bisognoso di essere coccolato e accompagnato, come un bimbo bisognera' insegnargli a camminare, bisognera' insegnare a chi indossa questi colori che hanno una gorssa responsabilita', e che dovranno vantarsi di essere gli eletti, questi ragazzi devono essere lontani parenti di quei fantasmi visti calcare il Franco Ossola la scorsa stagione, gli si dovra' insegnare a non prostituirsi, passaggio ormai quasi impossibile per questa categoria di lavoratori, ma sara' un nostro dovere almeno provarci.
E' difficile si sa, non si puo' essere felici di ripartire dall'Eccellenza e nessuno lo nega, ma questa e' la strada per cercare di tornare al nostro posto, sara' lunga e difficile, nulla sara' scontato, c'e' un campionato da giocare.
Nello specifico e nel tecnico, la squadra allestita con alla guida Mister Melosi, che ho purtroppo l'eta' per potermelo ricordare da giocatore, sembra di "spessore" pronta a lottare per vincere il campionato, ma sappiamo bene che i campionati si vincono sul campo e non sulla carta, la societa' del nuovo Presidente Ciavarella, e' stata messa in piedi in pochissime ore e dovra' lavorare sodo per recuperare il tempo perduto nella "kermesse" estiva di Palazzo Estense.
Ricominciamo.