".....visione magnifica , al tramonto del sole si vedevano sette laghi, credetemi si puo' percorrere tutta la Francia e la Germania, ma non si potranno mai provare simili sensazioni....."

27 gennaio 2011

TRATTO DA "LA PROVINCIA DI VARESE"

VARESE Luca Severgnini, classe 1974, è uno dei dodici tifosi varesini colpiti da Daspo dopo i fatti di Piacenza: cinque anni d'esilio dagli stadi di tutta Europa. «Mi sento un capro espiatorio - protesta - Lo so, dicono tutti così, ma è incredibile: non ho fatto proprio niente».
Prenda una sciarpa biancorossa e giuri di dire tutta la verità.
Lo giuro.
Bene, rivediamo il film del sabato maledetto.
Arriviamo in pullman alle 14.15 e ci mettiamo in fila per il biglietto: saremo un'ottantina, c'è un solo botteghino. Un'ora dopo, a partita iniziata, io e un'altra decina di persone siamo ancora in coda. Il responsabile della Digos ci fa salire tutti sul bus e ci porta all'ingresso, sull'altro lato dello stadio.
Quindi seguite le indicazioni di un poliziotto?
Sì, un funzionario di Varese in contatto coi colleghi di Piacenza. Continuiamo a fare quel che ci dicono: prima fanno entrare quelli col biglietto. Dopo un po' tocca a noi che non ce l'abbiamo: su autorizzazione, affermano, della polizia piacentina. Sbloccano i tornelli e siamo dentro: per ultimi, a casino già successo.
Poi?
Raggiunti i nostri amici sugli spalti, facciamo il tifo normalmente. Alla fine, nel deflusso, ci identificano uno a uno, con foto e carta d'identità. Tre giorni dopo dalla questura mi mandano a chiamare: penso vogliano la mia testimonianza, invece ricevo il Daspo.
Se è andata come dice, si è domandato il perché?
Solo perché io, mio fratello e altri dieci non avevamo il biglietto: nel provvedimento non è citata alcuna altra prova. E ripeto che è stata la polizia a dirci cosa fare: finiamo alla gogna avendo eseguito gli ordini. Hanno sottratto dai presenti i titolari di tagliando nominativo, silurando chi non ce l'aveva, compreso qualcuno con la tessera del tifoso. I responsabili delle violenze, entrati regolarmente, l'hanno passata liscia: non mi va di pagare per loro.
L'ha fatto presente in questura?
Certo. La Digos di Varese sostiene che nel rapporto ha spiegato i fatti come glieli ho riassunti, confermando che l'autorizzazione all'ingresso ci è arrivata dalla polizia emiliana. E guardi che non è un fatto inedito.
No?
A Padova accadde lo stesso: anzi, lì negarono addirittura l'acquisto al responsabile del nostro gruppo, che si era presentato alla cassa con documenti e soldi di tutti. Altro che facinorosi e forzatura di un fantomatico sbarramento: la verità è che se non aprono i tornelli non passa neanche Rambo.
Farà ricorso?
Ne sto parlando con l'avvocato. L'intenzione è una denuncia per diffamazione, o qualcosa del genere. Nessuno può fare bella figura sulla mia pelle: puniscano i violenti veri, che lanciano petardi e picchiano gli steward. Io voglio uscirne pulito.
Perché va in trasferta con gli ultras?
Per amicizia. Da vent'anni seguo il Varese ovunque, anche a Cosenza e a Nuoro. Nel 2001 beccai una diffida al PalaDozza di Bologna: trovammo le biglietterie chiuse, sbagliammo a entrare lo stesso. Ma non commettemmo atti violenti.
Cosa farà nei weekend dei prossimi cinque anni?
Cerco la morosa: magari non tutto il male vien per nuocere.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Ero presente all'intervista e il giornalista ci ha messo molto del suo....
I violenti sarebbero chi lanciano petardi e picchiano gli stewart (ammesso che sia stato picchiato...) e non chi ripara ad una inefficenza e incapacita' con il culo degli altri...
ste.

Anonimo ha detto...

lo immaginavo che il giornalista avrebbe fatto qualche sua aggiunta...ma in che mondo di merda viviamo, ognuno tira acqua al suo mulino senza rispettare gli altri, questo è davvero censurabile!!!

Anonimo ha detto...

Luca Seve siamo con te non mollare ciao sn Fabio

Anonimo ha detto...

La giustizia italiana... Fil82

Anonimo ha detto...

Luca sono con te, non mollare, il ricorso e' d'obbgligo. A Siena nel 2001 ci hanno diffidato per colpa ed inefficienza della polizia. Basta con questi sopprusi, se vinci la causa potresti dare il la alla fine di queste 'persecuzioni'.
Tigros

Anonimo ha detto...

Ma perche' il questore di Piacenza parlava di persone identificate grazie ai filmati delle telecamere a circuito chiuso?
Ci sono o no questi filmati in cui si vedono violenze?
Non ci sto capendo piu' nulla.

Mi dispiace per questo Luca e per chi avesse preso un daspo ingiustamente.

Pero' qualcosa e' successo e qualche colpevole c'e'!
Devo ancora capire bene sta vicenda.

Il Mello

Anonimo ha detto...

il Varese ha preso Sebastian Pinto ... attaccante

Anonimo ha detto...

Mello l'unica cosa che devi capire è che non si puo' sparare nel gruppo a cazzo.....e sopratutto che ognuno si prenda le sue responsabilità.
Ultras liberi.
paolino

Anonimo ha detto...

Mello devi capire quanto sei stronzo: tanto o tantissimo?

Lonate C'è98 ha detto...

Diffidati di Piacenza siamo con voi non molLate e questa volta non deve passare...GIUSTIZIA

Colpo in attacco per il Varese, arriva "el tanque" Pinto
Sebastian Pinto, 25 anni, giocava nell'Audax Italiano e ha passaporto comunitario: fisico possente, il suo soprannome è carro armato

http://www3.varesenews.it/sport/articolo.php?id=194104

Anonimo ha detto...

preciso che il mex delle 8.40 firmato tigros è di aun altro tigros!
firmanto tigros!:-) manu

Anonimo ha detto...

PRENDERE LEGALE E VINCERE LA CAUSA!

Non lasciar cadere la cosa, trattasi di sopruso, ingiustizia, e chi piu' ne ha piu' ne metta: non si puo' pagare con 5 anni senza stadio senza aver commesso nulla, colpevole solo di aver seguito le direttive (da quanto TUaffermi) delle Forze dell'Ordine.

PS. Ma ieri gli empolesi quanti pochi erano in casa?
Si e no una 70ina a cantare?

Mi sbaglio?

FORZA VARESEEEEEEEEE!!!!!

Bubià ha detto...

RAGAZZI FORZA VARES DA BUBBIA' SI RITORNA IN A, SI RITORNA IN A...SI RITORNA IN A EEEE SI RITORNA IN A...LUCAS CORREA E' FORTE ! PECCATO CHE CORREVA..ORA CORRE UN PO' MENO MA GRANDE CLASSE ANCHE DI PIU' DEL MITTICO BUBA-GOL

Anonimo ha detto...

se si va in trasferta con gli ultra' si sceglie di accettare tutto..nel bene e nel male..non mi piace la frase:non devo pagare io x i violenti..va bene difendersi dalle accuse..ma la coerenza e' un'altra cosa..bello ridere..scherzare..bere.cantare..e poi quando succede casino defilarsi...dire no..io non c'entro..IL VERO ULTRA'NON SI COMPORTA COSI'..e quindi ,visto che non lo siete,evitate la prox volta..se ce ne sara' una..forse il vostro posto e' la tribuna..non la curva...

El Pampa ha detto...

il vero Ultras si prende le responsabilità....e non lascia che un innocente sia additato come colpevole....