Una lunga, lunghissima notte, e' quel tempo che manca.
Dalla scorsa settimana, tutto non ha avuto senso e logica nella vita quotidiana, tutto legato a domani, al risveglio con la pressione altissima ( la mia...) dritto in bagno e seduto sulla tazza a sfogliare il web, i commenti e le notizie.
Occhiata fuori, che tempo di merda speriamo che sabato sia bello.
Caffe' al volo e mentre sorseggio, mille pensieri, Terlizzi ? ci sara' o no ? chissa se Nadarevic la butta dentro una volta per tutte, sia mai che ci segna Corti il suo primo gol in B, cazzo speriamo di non andare ai supplementari senno' muoio.
Caffe' finito, baci alla famiglia, e le ultime indicazioni di mia moglie sono: hai capito !!! cosa ? dico io... e ciao lasciamo stare va...la risposta di mia moglie.
Via al lavoro sperando di distogliere il pensiero; niente il primo cazzone che trovo ( oggi...) mi dice: allora sei pronto ad andare a Genova ?? ma vaffanculo...
Tutti mi evitano in questi giorni, sara' mica per i vaffanculo ???
Ore 8,15 il Marcolino comincia la serie dei 25-30 messaggi giornalieri, poi in fila il Fausto il Teo, Teino e via tutti glia altri a ruota.
Pausa caffe', arriva il secondo vaffanculo di giornata ( ma se salite giocate a Monza ?...)
Tra un pensiero buono e uno cattivo arriva mezzogiorno, dai cazzo ancora mezza giornata.
Aggiorno il blog, tutte le razze che lasciano commenti,leggo ma non recepisco, parole e affermazioni.
Non so, io ho solo in mente di vincere, di quello che succede fuori, a Genova in centro e in tutto il resto del mondo non mi frega una sega.
Il pomeriggio e' pressoche' pieno di vaffanculo come la mattina con qualche intermezzo di sms e chiamate.
Sono a casa, finalmente un po di tranquillita'...
Un paio di balle !!! pensieri contorti, riti scaramantici sulla vestizione di domani, un groppo allo stomaco e affanno respiratorio.
Chiedo a mia moglie di aiutarmi, ne voglio uscire, volgio andare dallo psicologo e cercare un centro per la disintossicazione da questo vivere estremisticamente la mia passione per il Varese...
Ride e mi dice:< non puoi cambiare, resterete sempre cosi' voi...> stupito della risposta ( mi aspettavo un vaffanculo...).
Mi chiama SBR, vittima deglio occasionali che lo hanno aggredito alle spalle lasciandolo esanime senza biglietto.
Domani allo stadio prima operazione, far entrare SBR, magari vestito da crocerossina, ma un modo lo troviamo.
I diffidati, non li ho sentiti ma tutti i giorni sono nei miei pensieri, e sopratutto quella maledetta doemnica di Piacenza che mi fara' venire l'ulcera a lungo andare...
Tra qualche ora quindi il nostro risveglio, prime sensazioni ( di solito dalle sensazioni della mattina capisco tutto...) soliti riti.
Poi con calma, quando l'orologio biologico chiama si parte per lo stadio, i baracchini la birretta ( le birrette...) gli amici, l'atmosfera, l'autoconvincimento.
E' ora ragazzi entriamo, tutti ai soliti posti.
Si parte.
Una lunga notte, la mia, la nostra.