CHI TACE ACCONSENTE.

Come avrete notato, e se non lo avete notato ve lo spiego, dall'inizio di questa stagione mi sono ripromesso come amministratore di questo blog e non come proprietario, perché ormai dopo quasi dieci anni e' diventato il blog di tutti non solo mio, di non criticare e di sostenere sempre ,oltre ogni voce e risultato senza creare deleteri malumori o spargere voci incontrollate su molte cose che comunque so e sappiamo, perché la permanenza in serie B e' vitale per il Varese e per noi, per noi intendo non più di mille, mille e cinquecento persone che reputo con il massimo rispetto i veri tifosi del Varese cioe' quelli dell'eccellenza dell'era Turri e ancora più indietro dell'autoretrocessione e addirittura ancora più lontano della tremenda gestione Marotta con la svendita totale dei nostri gioielli alla Triestina.
Del resto non mi interessa,a costo di essere monotono ma ci tengo a ribadire che, chi a trenta, quaranta o cinquant'anni si e' accorto che esiste il Varese solo dopo la galoppata degli ultimi anni, concedetemelo li ritengo tifosi di un gradino sotto, piaccia o no e' il mio pensiero, chi mi conosce lo sa e chi mi comprende lo accetta, chi si sente tirato in causa e offeso se ne faccia una ragione, ho visto troppe facce arrivare e sparire nel giro di un batter d'occhio, e' un discorso ignorante per molti ma non per me.
Non ho obiettato sulla scelta del nuovo D.S. in piena lotta salvezza, non ho obiettato sulla scelta del nuovo allenatore, mi sono trattenuto quando ho visto pezzi pregiati della nostra base essere messi alla porta da un giorno all'altro al cospetto di incompetenti, e prego ricercare il significato della parola "incompetente" prima che qualcuno si offenda, non ho fiatato sui punti di penalita', anzi, ho gettato il problema oltre l'ostacolo, ho detto che con una vittoria tutto tornava a posto, ho continuato con questa linea anche quando mi si diceva che tutto iniziava a girare , sono stato zitto anche quando avveniva tutto il contrario.
Ho fatto tutto questo solo perché il Varese e' uno dei miei primi pensieri al risveglio di ogni giorno e l'ultimo pensiero prima di addormentarmi, ho pensato che i problemi ci sono e sono molti, le capacita' di chi e' in societa' devono fare a pugni con la cosa fondamentale che manca, il denaro.
Lo scorso anno fummo i primi, con la Curva a battere i pugni, le cose non andavano bene,le scelte pure fu un calvario, ancora oggi quelle sensazioni fanno perdere il sonno solo a pensarci,  la gestione idem, ci salvammo come tutti sappiamo e qualcuno riuscì anche a darci dei "gufi" perché remavamo contro, mi dissero che i miei post mi erano imboccati da persone occulte che volevano destabilizzare chi stava demolendo giorno dopo giorno il lavoro di anni, vigliacchi, in dieci anni nessuno mi ha mai detto di scrivere contro qualcuno.
Ebbi uno scontro verbale molto forte con la societa' al completo dopo Varese-Brescia, io e un drappello di amici, che tre ore dopo la gara erano ancora li a sbraitare contro chi nel torpore di sette sconfitte consecutive ancora non si stava rendendo conto a cosa stava andando incontro, tutto si chiarì nei mesi successivi, l'iscrizione all'ultimo momento ci tolse anni di vita cosi come i giorni precedenti dove un turbinio di voci scorrazzavano per le bocche di Varese.
Oggi dopo due mesi di campionato e l'ultimo posto in classifica, grazie ai punti di penalita', ancora nulla non una critica se non quelle legate al campo, a quello che vedo e quello che mi piacerebbe vedere, poi domenica mattina mi viene riferito di quello successo a Bologna.
Potrei partire con una serie di domande con in cima alla lista quella in cui qualcuno mi deve spiegare come sia possibile una convivenza tra Ambrosetti, osannato da TUTTI, non da me, e Cannella, entrato a far parte della societa' non in questa stagione ma PARE dalla fine della scorsa con un contratto firmato e accordato con l'ex d.s. atipico, mi domando ancora con che pretesa la dirigenza credeva di avere due direttori sportivi nello stesso posto, persone che vivono per prendere decisioni nette, univoche che non possono avere due visioni ma che fino a ieri erano li nello stesso ruolo.
Un errore gestionale apocalittico, apice di una serie infinita' di tremendi e assurdi errori.
Mi limito a questa domanda e pero' non acconsento piu' a farmi trattare da somaro, io e i mille cinquecento tifosi pretendiamo rispetto, e al Varese siete obbligati a dare dignita' e serieta' anche se dovremmo morire sul campo si dovra' morire con l'onore delle armi, dignitosamente, anche se tutto e' da scrivere e tutto e' da giocare.
Sentire parlare male del Varese e' una pugnalata al cuore, vederlo decadere come sta succedendo e' triste e irrispettoso.
Mi sono permesso di parlare in prima persona, forse apparendo presuntuoso e portatore di chissa' quale verita', ma credetemi non e' cosi',la mia parola non vale nulla o meglio vale come quella di un tifoso, non ho la presunzione di poter cambiare la situazione, non voglio nulla, ho solo il desiderio di rivedere il mio Varese essere trattato come merita.