VARESE - ALBINOLEFFE 2 - 1

A volte le emozioni che si provano nelle partite come quella di ieri a Masnago ti fanno pensare che solo a Varese possono succedere certe cose...
Una settimana "difficile" dove il presidente ha chiesto chiarezza alla squadra, direttore generale ha alzato la voce, la CURVA NORD si e' schierata dopo un colloquio diretto senza peli sulla lingua con la societa' i giocatori e l'allenatore.
Mancavano solo i novanta minuti da giocare per compiere o meglio completare un lavoro che avrebbe resettato tutto, e smussato un ambiente alquanto spigoloso.
La squadra scesa in campo ha recepito, ha reagito ha fatto della determinazione l'arma in piu' per battere l'Albinoleffe che, non dimentichiamoci, avesse vinto a Varese sarebbe stata seconda in classifica.
Una partenza a razzo con il gol del fantastico Neto, autore di una prestazione da altra categoria, poi un Varese determinato, magari ancora non bello con la difesa finalmente al completo con Terlizzi e Troest centrali, sbadati sul gol del pareggio seriano e Cacciatore e Grillo laterali.
Corti e Felipe fanno bene a centrocampo con Kurtic, fuori ruolo apparso arrancante in certe situazioni.
Zecchin, e' tornato quello di sempre, con una voglia matta di portare i biancorossi fuori dalle sabbie mobili.
In attacco, purtroppo Cellini ha definitivamente bruciato tutte le sue attenuanti, sbagliando clamorosamente il raddoppio che, se non fosse stato poi per il gol della "zanzara", avrebbe portato sicuramente all'esonero di Carbone.
Carbone appunto, sostenuto dalla CURVA NORD, da oggi si sente forse piu' che mai l'allenatore del Varese.
Ora la strada e' segnata, basta seguirle e perseverare nel lavoro, ribadendo gia' da Gubbio la determinazione vista ieri sull'erba del F.Ossola.