VERONA - VARESE 2 - 0

Amaro in bocca per una sconfitta che brucia, perche' ancora una volta lasciamo il primo tempo agli avversari, perche' ancora una volta , con tutto il rispetto non capiamo alcune scelte.
Ci sta che il Verona ci metta sotto, che vinca la partita , che abbia piu' spessore tecnico, ci sta che non possiamo fare novanta minuti come il secondo tempo, ma non va bene regalare quarantacinque minuti, non va bene che Pinto nel primo tempo abbia limitato la sua presenza al controllo di palloni con le spalle alla porta e oltretutto lontanissimo dai pali, non va bene rinunciare a Zecchin per ottanta minuti e Oduamadi per un tempo, quello poi giocato meglio.
Non va bene che Scapuzzi non dia segno della  sua presenza quando entra in campo e che Juan Antonio giochi dove non dovrebbe.
Insomma, vorremmo solo che le ali facessero il loro, puntare l'uomo e provare a saltarlo, che le mezze punte tocchino ogni palla d'attacco per liberare le fasce, che Ebagua non debba fare reparto da solo e che il centrocampo non corra sempre il doppio degli avversari e che sia all'altezza di smazzare palle sicure.
Certo oggi mancava la luce, Neto e in parte il Filipe dell'ultimo periodo sarebbero stati fondamentali.
Nonostante tutto questo pero' ci e' piaciuto il secondo tempo, con un Varese arrembante e il Verona spesso in difficolta' , ripartire da quella mezz' ora tosta della ripresa e' un dovere.
E' un dovere liberare la mente dalle pressioni che non devono esserci, siamo praticamente salvi, potremmo giocarci i play-off ma con estrema serenita, e' per questo che oggi mettendo in preventivo una sconfitta si doveva essere piu' spregiudicati.
Bene la difesa, con un Troest eccellente, fatica il centrocampo ma si sacrifica tutta la partita, male le ali nel primo tempo, meglio nella ripresa, un po' di fortuna e portavamo a casa magari il pareggio.
Niente riposo e nulla e' perduto,  martedi si torna in campo, c'e' da battere il Cesena.